Pubblico il testo dell’interrogazione con relativa risposta del governo in merito al futuro dei lavoratori della ex BredaMenarini Bus. Il Governo si impegna a vigilare sugli impegni presi dall’azienda ed io farò altrettanto.
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-11228
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 26 aprile 2017, seduta n. 784
BENAMATI, FABBRI e FAMIGLIETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
i lavoratori della ex-Bredamenarinibus di Bologna e dell’ex Irisbus di Flumeri, confluiti in Industria Italiana Autobus S.p.a. (I.I.A.), sono dal settembre 2016 in cassa integrazione motivata dalla ristrutturazione degli immobili aziendali;
l’azienda rappresenta, per il territorio bolognese, avellinese e nazionale, un asset tecnologico e strategico innovativo, per lo sviluppo di un trasporto pubblico sostenibile;
I.I.A. nel sito produttivo di Bologna dà lavoro a circa 170 persone e nello stabilimento di Flumeri a circa 300;
l’attività parlamentare su questa vicenda è stata molto intensa, dal 2013 si sono succeduti diversi atti di sindacato ispettivo ed è stata discussa e approvata la mozione n. 1-00186 sulla crisi delle aziende suddette;
gli accordi presi in sede di Ministero dello sviluppo economico il 17 dicembre 2014, di cui il Governo pro tempore si era fatto garante, e il 27 luglio 2016 presso la regione Emilia Romagna, per la realizzazione del polo nazionale per la progettazione e costruzione di autobus, sono stati integrati anche con la firma, nel settembre 2016 con il soggetto gestore Invitalia, di un contratto di sviluppo che prevede un programma d’investimento teso al ripristino e all’adeguamento dello stabilimento di Flumeri, oltre all’acquisto degli impianti e dei macchinari necessari per la produzione;
l’investimento complessivo è di 25 milioni di euro, di cui 17,8 concessi dal Governo per tramite di Invitalia. Il progetto prevede a regime 302 occupati, con il totale reimpiego dei 297 lavoratori ex Irisbus, attualmente in cassa integrazione, che verranno gradualmente reinseriti nella produzione;
il consiglio comunale di Bologna ha approvato all’unanimità, il 10 aprile 2017, un ordine del giorno che chiede al Governo un’assunzione di responsabilità per gli impegni presi in fase di cessione dell’azienda Breda da Finmeccanica a I.I.A. e l’attuazione del piano per il rilancio dell’azienda e la tutela dei livelli occupazionali;
il 19 aprile 2017 si è tenuto al Ministero dello sviluppo economico un incontro istituzionale per verificare lo stato di attuazione del piano industriale e il rispetto delle garanzie per i livelli occupazionali, durante il quale la proprietà ha prospettato una revisione del piano, secondo le organizzazioni sindacali presenti, decisamente preoccupante in termini di rilancio industriale e occupazionale –:
cosa intenda fare il Governo per garantire il pieno rispetto degli accordi presi e degli impegni a carico della proprietà, a fronte di risorse pubbliche già fruite o in corso di fruizione. (5-11228)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 maggio 2017
nell’allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-11228
Industria Italiana Autobus (IIA) è il più importante costruttore di autobus italiano: progetta, costruisce e commercializza un’ampia gamma di veicoli, e come noto è nata a gennaio 2015, da un’iniziativa del gruppo Del Rosso e di Finmeccanica S.p.A.
In merito al quesito posto dall’Onorevole interrogante, preliminarmente, vorrei precisare che la concessione dei fondi pubblici a cui si fa riferimento nell’interrogazione riguarda esclusivamente il sito produttivo di Flumeri, sul quale il Governo sta continuando a monitorare l’andamento delle attività, verificando con particolare attenzione il piano di investimenti, che sta usufruendo del Contratto di sviluppo, approvato ad aprile 2016 dal cda di Invitalia.
Con riferimento agli investimenti previsti per il sito di Bologna preciso che gli stessi sono totalmente a carico della società Industria Italiana Autobus (IIA).
Ciò detto, è vero che la società IIA ha sottoscritto un accordo che prevedeva entro gennaio 2017 l’inizio dei lavori di ristrutturazione delle linee produttive e dell’immobile di Bologna, a fronte della divisione dello stabilimento da parte di Leonardo (ex Finmeccanica).
Nel frattempo, tuttavia, sono sorti alcuni contrattempi che hanno fatto slittare l’avvio dei lavori di circa tre mesi, ma nei prossimi giorni l’azienda è pronta a ripartire con le attività di ristrutturazione.
Tale ritardo determinerà anche una revisione dei tempi relativi agli ammortizzatori sociali in essere nello stabilimento di Bologna, i quali scadranno il prossimo 31 agosto 2017 e per i quali l’azienda chiederà una proroga fino al 31 dicembre 2017.
Al di là di questo ritardo sui lavori di ristrutturazione, comunque, la situazione di Bologna rimane problematica poiché sussistono alcune questioni, attinenti ai profili lavoristici e già evidenziate in fase di acquisizione dello stabilimento da parte della società Industria Italiana Autobus.
In particolare, il sito di Bologna denota un forte squilibrio tra i lavoratori diretti e quelli indiretti, in quanto questi ultimi rappresenterebbero un numero troppo elevato rispetto a quelli necessari per lo svolgimento delle attività produttive.
Inoltre, un altro aspetto critico è rappresentato dal costo del lavoro, che risulterebbe più elevato in quanto i lavoratori sono stati inquadrati con livelli stipendiali più alti rispetto a quelli in essere in analoghe aziende operanti nello stesso settore.
Su tali questioni è in corso un confronto tra le parti.
Il Ministero dello sviluppo economico ha comunque chiesto all’azienda di confermare il mantenimento dei due stabilimenti produttivi di Flumeri e Bologna, assicurando per quest’ultimo oltre alla produzione anche l’attività di progettazione di autobus.
A tal proposito il Ministero ha ricevuto rassicurazioni da parte dell’azienda.
In conclusione, assicuro la massima attenzione del Governo sulla vicenda dell’Industria Italiana Autobus, ritenendo indispensabile definire, già dal prossimo incontro programmato per il prossimo 9 maggio – che sarà da me presieduto – tutti gli aspetti atti a garantire la tutela dei livelli occupazionali e il raggiungimento di una soluzione positiva e condivisa della questione.