Dichiarazione on. Marilena Fabbri
Dopo tanti nomi maschili compare tra i possibili candidati alle primarie PD per la Presidenza della Regione Emilia, il nome di una donna, Simonetta Saliera, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, già Sindaco di Pianoro e assessore del Comune di Bologna. In risposta, leggiamo il tentativo di “stroncatura” del consigliere regionale, uomo, Giuseppe Pagani. Evidentemente il cambiamento non è un fatto anagrafico, e nemmeno di posizionamento di area politica. Nessuna delle candidature di cui si parla riguarda persone prive di esperienza o di storia politica, com’è naturale. Averla viene rimproverato a Saliera, mentre è evidente che per governare istituzioni complesse l’esperienza è un valore e non una negatività. Una donna Presidente di regione sarebbe già di per sé un grande cambiamento culturale e politico. Mi chiedo, poi, a che titolo qualcuno, oggi, si può permettere di bocciare, a priori, potenziali candidature. La scelta sarà affidata agli iscritti e agli elettori, in una competizione libera. I cittadini, come hanno dimostrato fino ad ora, sapranno valutare storie, esperienze, autorevolezza e idee innovative che i futuri candidati e candidate alle primarie per la Presidenza della regione porteranno in dote.
Auspico che nessuno pensi di usare il congresso per il segretario regionale del PD come un taxi o un trampolino di lancio per l’ingresso negli organismi regionali. Questa si sarebbe vecchia politica!
Simonetta Saliera ha tutti i requisiti per “essere” in questo confronto. Tante sono le donne capaci e competenti in questa regione e quindi ben venga la loro presenza, il loro proporsi ad ogni livello della vita politica dell’Emilia-Romagna.