Il Tar dichiara inapplicabile il contributo per il permesso di soggiorno.
L’On. Marilena Fabbri (PD): “Ora dare disposizioni alle Questure e cambiare norma”.
Una sentenza del TAR Lazio ha cancellato ieri l’obbligo di pagamento del contributo, ulteriore alle normali spese di cancelleria, per il rilascio del permesso di soggiorno, che venne deciso dall’allora Ministro Maroni e largamente riconosciuto come vessatorio..
Lo segnala l’On. Marilena Fabbri (PD).
Fabbri con altri colleghi aveva già presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno, mirante a sollecitare modifiche alla normativa che imponeva -fino ad oggi- ai cittadini di Paesi stranieri di pagare un contributo variabile tra 80 e 200 euro per il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno. L’iniziativa di Fabbri citava le varie dichiarazioni contrarie, i ricorsi CGIL e INCA alla Giustizia amministrativa, e la sentenza della Corte di giustizia, cui essi si richiamavano, che aveva dichiarato incompatibile con le direttive europee questo pagamento .
“E’ ora opportuno, afferma l’On. Fabbri- che il Governo disponga alle Questure l’inapplicabilità, già oggi, del tributo e presto intervenga per mutare la normativa”.