Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12637
presentato da
MOSCATT Antonino
testo di
Mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883
MOSCATT, FABBRI e DE MARIA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
le caserme dei carabinieri di via Leonetto Cipriani, via San Savino e via Agucchi a Bologna sono un punto di riferimento importante per i residenti del quartiere Navile, in particolare per la parte più anziana della popolazione. La presenza radicata sul territorio permette, infatti, ai militari dell’Arma di conoscere a fondo i problemi e le situazioni di criticità, dando così risposte precise come avvenuto negli ultimi mesi con un maggior controllo del territorio;
il nuovo «Patto sulla Sicurezza della Città di Bologna», firmato il 17 febbraio 2012 dal Ministro dell’interno, dal prefetto e dal sindaco di Bologna, prevede un coinvolgimento dei presidenti dei quartieri interessati da specifiche problematiche in tema di sicurezza urbana, cura e manutenzione del territorio;
da tempo, questo presidio, competente per il quartiere Bolognina, soffre una carenza di organico, inoltre per esigenze di tipo economico, la sede della stazione è stata spostata da via Francesco Barbieri a via Leonetto Cipriani, a margine dei viali di circonvallazione di Bologna, vicina alla Galleria Mambo ed a Porta Lame: di fatto, al di fuori del quartiere Navile, con competenze territoriali più ampie e con un organico ridotto rispetto alla precedente situazione;
tra le altre, la stazione ha assorbito anche la competenza della soppressa stazione dei carabinieri Scalo Ferroviario, le cui unità previste non sono confluite nell’odierno comando Stazione Navile;
a partire dagli anni 2000, inoltre, l’area si è arricchita della nuova sede amministrativa del comune di Bologna e del nuovo accesso alla stazione ferroviaria dell’alta velocità, che cambiano in parte la fisionomia e il paesaggio cittadino. Oggi, il quartiere è crogiolo di presenze etniche (almeno 30 diverse provenienze) e, dal punto di vista della sicurezza, è percepita come realtà preoccupante;
residenti e commercianti hanno espresso la loro preoccupazione per il timore di perdere degli importanti presidi territoriali e forti punti di riferimento per la sicurezza pubblica;
numerose sono state sia le iniziative che gli ordini del giorno approvati per chiedere con forza il potenziamento della stazione dei carabinieri di Navile –:
se il Governo non reputi necessario, nel rispetto dell’autonomia di gestione interna dell’Arma dei carabinieri e della conseguente propria riorganizzazione, di assumere iniziative, tenendo in considerazione le legittime preoccupazioni nonché le necessità di sicurezza pubblica della cittadinanza, per un potenziamento delle risorse umane presso le stazioni carabinieri citate in premessa.
(5-12637)
svolgimento mercoledì 15 novembre 2017
Interrogazione n. 5-12637 Moscatt: Su alcune caserme dei carabinieri di Bologna.
TESTO DELLA RISPOSTA
L’Arma dei Carabinieri considera fondamentale disporre di un dispositivo territoriale efficiente e adeguato per l’assolvimento dei propri compiti istituzionali, tra cui quello della tutela della sicurezza dei cittadini e del territorio.
La distribuzione dei presìdi sul territorio tiene conto di parametri riferiti alla popolazione, alla delittuosità, agli aspetti di carattere infrastrutturale/logistico, alla mobilità e alla razionalizzazione della spesa, in piena sintonia con le altre Forze di Polizia e d’intesa con gli orientamenti dei Prefetti.
Fatta questa premessa, in relazione a quanto rappresentato dall’interrogante, si rende noto che l’Arma dei Carabinieri è presente nel comune di Bologna con un Comando Provinciale, due Comandi di Compagnia e otto Stazioni Carabinieri.
In particolare, il trasferimento di sede (da via Barbieri in via Cipriani) della Stazione dei Carabinieri « Bologna Navile» – ex « Arcoveggio» – è stato disposto a seguito di uno studio riorganizzativo dei presìdi e acquisito il parere favorevole del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il Ministero dell’interno, competente in materia, ci ha informato che la ricollocazione è stata oggetto di una preventiva attività di confronto sia con gli Enti Locali che con la cittadinanza, cui sono state rappresentate le motivazioni di tale scelta, tra le quali:
inesistenza, nonostante ripetute ricerche, di adeguate soluzioni alternative nell’area prossima a via Barbieri;
equidistanza delle due sedi rispetto alla distribuzione delle aree più densamente abitate e più problematiche del territorio di competenza;
risparmio economico in termini di locazione, in quanto la Stazione di « Bologna Navile» è collocata in un immobile demaniale.
Con riferimento, invece, alla consistenza organica delle Stazioni richiamate in premessa dall’interrogante, si rappresenta che le stesse sono attestate su livelli di forza effettiva in linea o anche superiori a quelli previsti, in maniera da soddisfare appieno le esigenze operative del territorio.
Nello specifico, l’organico della Stazione « Bologna Navile» è stato incrementato di 3 unità, garantendo una maggiore e immediata disponibilità di personale in caso di necessità, un miglioramento dell’attività preventiva e dell’azione repressiva.
Marilena FABBRI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, che dà conto anche di scelte non imputabili al dicastero della Difesa.
Ribadisce come l’area operativa delle Stazioni dei Carabinieri del quartiere Navile a Bologna sia assai vasta e densamente popolata e sottolinea come la situazione attuale richieda che l’organico effettivo sia costantemente sostenuto da rinforzi provenienti da altri Comandi.
Esprime, quindi, soddisfazione per le misure di potenziamento degli organici destinati alle forze di sicurezza previste per il 2018 e auspica che possa essere incrementata in maniera stabile anche la consistenza organica delle Stazioni dei Carabinieri del quartiere Navile a Bologna.