Decreto Irpef: in uscita le “correzioni” del Governo sulla base degli ordini del giorno presentati

Decreto Irpef: in uscita le “correzioni” del Governo sulla base degli ordini del giorno presentati

Qualche tempo fa ho pubblicato i testi integrali degli ordini del giorno presentati ed approvati relativi al cosiddetto Decreto Irpef (leggi l’articolo), a seguito di alcuni incontri avuti con il Governo, ho avuto rassicurazioni sul fatto che nei prossimi giorni usciranno le correzioni al decreto basate sugli ordini del giorno presentati.

Il Decreto prevede, a partire dal primo luglio 2014, il ricorso per le Pubbliche Amministrazioni a centrali di acquisto per qualsiasi appalto o acquisto nei fatti senza soglie economiche, questo genera diverse criticità:

in primo luoghi i tempi, non è pensabile che il primo di luglio tutte le Amministrazioni siano pronte a costituire o ad affiliarsi a centrali di acquisto, il mancato rispetto della norma provocherebbe l’immobilità,  l’impossibilità di acquistare, affidare servizi o opere pubbliche con conseguenze anche sull’economia nazionale.

La centralizzazione degli acquisti senza nessuna soglia economica rischia di tagliare fuori dal mercato le realtà locali più piccole che difficilmente riusciranno ad organizzarsi per partecipare alle gare indette dalle centrali di acquisto, senza la certezza di generare effettivi risparmi per le Pubbliche Amministrazioni.

Le cooperative sociali di tipo B (coop che impiegano soggetti svantaggiati) per la loro valenza sociale, usufruiscono della possibilità di affidi diretti su alcuni servizi entro determinate cifre, questa possibilità verrebbe meno con il nuovo sistema di affido tramite centrale d’acquisto.

Qui di seguito un appello sottoscritto da diversi parlamentari rispetto al tema dello slittamento della costituzione delle centrali di acquisto.

APPELLO

Come noto il comma 4 dell’articolo 9 del D.L. 66, convertito nella Legge 89/2014, ha introdotto a partire dallo scorso 1° luglio il divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza, pena la sanzione del non rilascio del Cig. Le Stazioni Appaltanti, definite soggetti aggregatori, potranno essere al massimo 35 su tutto il territorio nazionale invece delle circa 32 mila al momento esistenti. L’elenco dei soggetti aggregatori sarà istituito nell’ambito dell’Anagrafe unica delle Stazioni Appaltanti. Entreranno di diritto tra i soggetti aggregatori il Consip (la centrale acquisti delle Pubbliche Amministrazioni) e una centrale di committenza per ogni regione, che l’Amministrazione deve individuare entro il 31 dicembre 2014. Per arrivare al numero di 35, altri soggetti potranno richiedere all’Authority l’iscrizione nell’elenco.

I comuni non capoluogo per bandire delle gare dovranno, dunque, riunirsi in unioni di comuni. In alternativa potranno avvalersi di un consorzio, ricorrere ad uno dei soggetti aggregatori o effettuare la gara telematica tramite Consip o un’altra centrale di committenza.

L’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), raccogliendo le richieste dei propri associati, ha inviato ai ministri dei Trasporti, dell’Economia e degli Affari regionali una lettera con la quale ha denunciato che la norma “sta provocando il sostanziale blocco delle gare d’appalto, paralizzando anche attività già in parte avviate dai Comuni”. Secondo il presidente dell’Anci, l’on. Piero Fassino, è necessaria una proroga del termine, ed è inoltre “opportuno che sia predisposta da parte dei Dicasteri interessati una nota interpretativa che richiami e chiarisca la possibilità di applicare l’art. 1 c.3 del DL 95/2012 convertito nella L. 135/2014, consentendo ai Comuni di continuare a svolgere le funzioni istituzionali, in considerazione dell’insussistenza di un congruo periodo di tempo per applicare la nuova previsione e permettere così ai Comuni di adeguarsi”.

L’emendamento proposto dall’Anci prevede lo slittamento dell’obbligo al 1° gennaio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di lavori, facendo salvi i bandi e gli avvisi di gara pubblicati fino al 1° gennaio 2015 per i beni e servizi e fino al 1° luglio 2015 per i lavori.

Ciascuno di noi è portatore, in questi giorni, delle rimostranze di tanti enti locali che denunciano il mancato recepimento di detta richiesta in un provvedimento d’urgenza, emanato dal Governo, che possa dare immediata vigenza a tale proroga.

Si sta invece seguendo di conseguenza la via emendativa per iniziativa parlamentare nel decreto “competitività” o in quello “P.A.”.

Auspicando il buon esito di tale iniziativa, nel migliore dei casi i nostri Comuni saranno paralizzati per almeno un altro mese e tutto ciò avviene proprio mentre in Europa ci battiamo perché la spesa in conto capitale dei nostri enti locali sia sottratta dai vincoli del patto di stabilità e mentre parte il Piano per la ristrutturazione dei plessi scolastici che rischia anch’esso, per tale rigidità, di subire una brusca battuta di arresto.

Ci permettiamo, dunque, di insistere perché il Governo, superando le riserve di qualche suo esponente, riveda il proprio orientamento e ascolti quest’appello portando al prossimo CDM una misura ‘sblocca appalti’.

Dario Ginefra, Emanuele Lodolini, Francesca La Marca, Mauro Guerra, Vincenza Bruno Bossio, Maria Chiara Gadda, Luca Pastorino, Gian Mario Fragomelli, Eleonora Cimbro, Giovanna Sanna, Massimiliano Manfredi, Patrizia Maestri, Daniela Gasparini, Cinzia Fontana, Sandra Zampa, Luciano Agostini, Giuseppe Romanini, Liliana Ventricelli, Maria Iacono, Antonella Incerti, Te Albini, Luigi Taranto, Marco Marchetti, Simone Valiante, Salvatore Piccolo, Gero Grassi, Alessandra Terrosi, Umberto D’Ottavio, Giampiero Giulietti, Tiziano Arlotti, Maria Amato, Mara Carocci, Alan Ferrari, Simonetta Rubinato, Grazia Rocchi, Michela Rostan, Daniele Montroni, Emma Petitti, Chiara Gribaudo, Marilena Fabbri. Fabrizia Giuliani, Anna Giacobbe, Piergiorgio Carrescia, Sara Moretto, Raffaella Mariani, Laura Coccia, Marietta Tidei, Sofia Ammodio, Roger De Menech, Irene Manzi, Simona Malpezzi, Salvatore Capone, Edoardo Patriarca, Vittoria D’Incecco, Guido Galperti, Caterina Bini, Antonio Castricone, Paolo Beni, Matteo Mauri, Walter Verini, Veronica Tentori, Paolo Fontanelli, Marco Carra, Miriam Cominelli, Vanna Iori, Francesco Laforgia, Vinicio Peluffo, Alessandro Mazzoli, Marina Berlinghieri, Luisella Albanella, Margherita Miotto, Davide Baruffi, Renzo Carella, Manuela Ghizzoni, Colomba Mongiello, Elisa Mariano, Susanna Cenni, Mino Taricco, Giuseppe Guerini, Tamara Blazina, Mario Tullo, Paola Bragantini , Camilla Sgambato


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