Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi ha rassegnato formalmente le sue dimissioni, con effetto immediato. Le funzioni di Presidente della Repubblica sono quindi state assunte dal Presidente del Senato, Piero Grasso, fino al giuramento del nuovo Capo dello Stato.
Al Presidente Giorgio Napolitano non può non andare un profondo ringraziamento e riconoscimento per il ruolo di garanzia e di stabilità che ha saputo dare alle istituzioni italiane in questi nove anni di grande difficoltà politica ed economica, nonché per l’autorevolezza che ha saputo esprimere anche in contesto europeo ed internazionale in nome dell’Italia. Il suo grande senso dello Stato, onestà e spirito di sacrificio è un esempio per tutti noi.
La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono stati convocati in seduta comune insieme ai grandi elettori delle Regioni (sono tre i delegati per Regione eletti dai rispettivi consigli regionali in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze politiche, la Valle d’Aosta ha un solo delegato) per il 29 gennaio a partire dalle ore 15,00 per l’elezione del nuovo Presidente della Re
Giorgio Napolitano, per la sua figura autorevole e alta responsabilità di garanzia delle istituzioni. Il suo profilo di uomo ed europeista convinto. Il lavoro infaticabile per gli italiani e l’Unità del Paese nei nove anni della sua Presidenza, in particolare in occasione dell’anniversario dei 150 anni.pubblica.
A norma dell’art.83 della Costituzione, l’elezione del Presidente ha luogo a scrutinio segreto e richiede fino al terzo scrutinio la maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti l’Assemblea dei 1009 grandi elettori, ossia di 673 voti. A partire dal quarto scrutinio per l’elezione del Presidente è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti l’assemblea, ossia di 505 grandi elettori.
I grandi elettori:
630 deputati
315 senatori eletti
6 senatori a vita (di cui 2 ex presidenti della Repubblica e 4 nominati dal Presidente della Repubblica)
58 esponenti delle Regioni eletti dai rispettivi consigli regionali
