Interrogazione a risposta in commissione 5-12887
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Mercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898
BENAMATI, DE MARIA e FABBRI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
il 13 novembre 2017 si è verificata nell’Appennino tosco-emiliano, in particolare tra le province di Bologna e Reggio Emilia, la prima nevicata della stagione. Nonostante si trattasse di una nevicata di lieve entità la rete elettrica nazionale ha subito molti danni e sono stati numerosi i disagi provocati sia dall’assenza di energia elettrica, di acqua corrente e di gas sia dal blackout dei servizi di telefonia, principalmente mobile;
già nel febbraio 2015, il territorio dell’Emilia-Romagna era stato funestato da eccezionali condizioni di maltempo che avevano provocato, in tutte le province della regione, una grave interruzione della fornitura elettrica con circa 500 mila cittadini coinvolti senza luce, riscaldamento, acqua, collegamenti telefonici e internet;
a distanza di 3 anni dall’evento calamitoso succitato, i cittadini di alcuni comuni dell’Emilia-Romagna si sono trovati di nuovo a vivere disagi e disservizi connessi alla mancanza di energia elettrica, risultando circa 30 mila le utenze coinvolte fra Bologna e Reggio Emilia, con l’aggravante che in questo caso le precipitazioni nevose sono state molto modeste (circa 30 centimetri);
anche in questo caso sembrerebbe che la causa dei danni e dei prolungati disservizi sia imputabile a linee elettriche obsolete e inadeguate (le linee rifatte dopo gli eventi del 2015 non hanno infatti subito danni), alla insufficiente manutenzione effettuata (anche riguardo alla potatura degli alberi) nonché all’utilizzo, in fase di emergenza, di squadre di pronto intervento con poca conoscenza dei luoghi e prive degli strumenti idonei per questo tipo di interventi;
i sindaci dei comuni colpiti dal blackout elettrico hanno inoltre lamentato una difficoltà di contatto con Enel e con altre strutture tecniche durante l’emergenza: i call center non hanno funzionato né verso le amministrazioni, né verso i cittadini rimasti in attesa del ripristino del collegamento elettrico per diversi giorni senza potersi organizzare per ridurre i disagi e i danni per la propria famiglia o attività economica –:
se il Ministro interrogato abbia verificato le ragioni di tale situazione anche al fine di intervenire, per quanto di competenza, per garantire che tali disservizi non si ripetano, valutando anche la promozione di un protocollo di intervento con modalità risolutive delle criticità esposte in premessa.
(5-12887)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Martedì 12 dicembre 2017
nell’allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-12887
A causa della nevicata del 13 novembre ultimo scorso, si sono nuovamente verificate interruzioni del servizio elettrico che hanno interessato circa 40.000 utenti in Emilia Romagna, in particolare in alcuni comuni delle province di Bologna e Reggio Emilia.
Sono state chieste informazioni ai concessionari (E-distribuzione S.p.A. e Inrete Distribuzione Energia S.p.A.) coinvolti dall’evento, che hanno riferito di aver ripristinato il servizio per la gran parte il 15 novembre e completamente il giorno successivo, 16 novembre. D’accordo con gli enti locali, laddove l’interruzione si è protratta, sono stati utilizzati gruppi elettrogeni per ovviare al disagio.
Enel (E-distribuzione) ha comunicato di aver dichiarato immediatamente lo stato di emergenza, inviando in Emilia Romagna squadre di emergenza intervenute da altre province, accompagnate in prossimità delle linee danneggiate da personale locale presente in loco oppure munite di smartphone dotati di specifiche mappe di navigazione in cui sono riportati, con relativa georeferenziazione, gli impianti di E-distribuzione presenti sul territorio.
Per quanto riguarda l’interfaccia dei distributori con gli utenti isolati e con le amministrazioni territoriali coinvolte dai disservizi, E – distribuzione S.p.A. ha dichiarato che, ai sensi del protocollo di emergenza esistente, ha potenziato nel corso dell’emergenza il numero verde di segnalazione guasti, mentre per quanto riguarda le amministrazioni locali, ha fornito ai Sindaci, alle Prefetture e alla Protezione Civile, nelle riunioni annuali di coordinamento o via fax o via e-mail, i numeri di telefono dei Responsabili di Zona e di altri Tecnici locali.
Anche Inrete, su richiesta del MISE, ha comunicato di aver attivato lo stato di emergenza in coerenza con il proprio piano di gestione delle emergenze e di aver attivato il coordinamento con la Protezione civile e gli enti locali.
Tali disservizi sembrano essere dovuti al peso della neve su alberi ad alto fusto posti al di fuori della fascia di rispetto delle linee elettriche, ovvero posti in aree esterne ai limiti entro i quali i distributori possono effettuare il taglio di rami, piante ed arbusti. Il peso della neve su tali piante, ancora ricche di foglie, unito alla spinta del vento forte, avrebbe causato la caduta di numerose piante sia sulle carreggiate stradali, sia sui conduttori di alcune linee elettriche pedemontane e montane, rendendo difficile anche la viabilità, soprattutto in zone non facilmente raggiungibili.
Da ultimo, per quanto riguarda la manutenzione delle rete, E-distribuzione ha comunicato che la rete emiliana è sottoposta a programmi di manutenzione preventiva. In particolare, negli ultimi due anni, secondo i dati forniti dalla società, i circa 17.800 km di rete elettrica di E-distribuzione in Emilia Romagna sono stati ispezionati al 100 per cento, e il taglio piante ha interessato circa 1.600 km nel 2016 e circa 1.200 km ad ottobre 2017.
Anche Inrete ha comunicato di aver effettuato interventi di manutenzione preventiva, mettendo in piedi uno sforzo di attività ispettiva per la rilevazione e la riparazione dei guasti.
In seguito agli eventi sopra descritti, questo Ministero è stato informato dalla Prefettura di Reggio Emilia della convocazione di una prima riunione il 22 novembre, a cui hanno partecipato gli Enti locali, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, oltre che E-Distribuzione, in cui è stato operato il punto della situazione, a cui è scaturita la decisione di istituire un tavolo tecnico con gli stessi soggetti presenti col fine di ulteriormente definire l’adozione di ulteriori mirati interventi preventivi volti ad evitare l’insorgere di criticità analoghe a quanto accaduto.
Anche la Prefettura di Bologna ha informato che in tempi brevi predisporrà un protocollo di intervento in relazione ad eventi avversi per mitigarne gli eventuali rischi.
Il tema del rafforzamento della rete elettrica di fronte ad eventi meteo invernali è certamente condiviso da questo Ministero. Come noto, la stessa SEN (Strategia Energetica Nazionale), approvata il 10 novembre scorso, individua nella resilienza della rete uno degli obiettivi del prossimo periodo di programmazione, in modo specifico contro gli eventi meteo avversi del periodo invernale che hanno visto intensificare la frequenza negli ultimi anni.
Per passare a dare attuazione a quanto programmato, questo Ministero ha individuato un primo insieme di azioni da mettere in campo, impartendo indirizzi operativi ai concessionari del servizio affinché ne tengano conto già a partire dalla programmazione 2018. Le azioni vanno da quelle di rafforzamento della rete, individuando aree ad alta priorità di interventi, a quelle di mitigazione degli impatti e di ripristino del servizio; allo stesso modo, sono considerate le azioni di coordinamento, più volte raccomandate come necessarie da questo Ministero in occasione di eventi simili, con gli enti locali, finalizzate sia al rafforzamento delle comunicazioni nella fase di emergenza, sia anche ad azioni concrete come la manutenzione degli alberi ad alto fusto che, pur essendo fuori dalle fasce di rispetto delle linee elettriche, possono, cadendo, provocarne la rottura.
Dunque, a partire dalle aree più critiche, soprattutto nelle regioni della costa del medio adriatico, del Nord-Est e nelle aree interne appenniniche, l’obiettivo che ci si pone in tempi definiti è di rafforzare in modo significativo sia la prevenzione delle interruzioni sia, in ogni caso, la capacità di gestione degli impatti. Il processo sarà portato avanti in modo coordinato in primo luogo con l’Autorità per l’energia, che sta lavorando sullo stesso tema della resilienza per gli aspetti relativi alla qualità del servizio definendo standard e relativa regolazione, sia con le amministrazioni territoriali e con il circuito istituzionale di gestione dell’emergenza con cui saranno definiti nuovi strumenti, quali i protocolli citati dagli Interroganti.