Ho sottoscritto un’interpellanza urgente per il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al CUD telematico ritenendo l’informazione fin qui data insufficiente. Ecco il testo:
INTERROGAZIONE URGENTE
Al Ministro del lavoro e delle Politiche sociali
Premesso che:
fino al 2012, l’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) nei primi mesi dell’anno effettua massive operazioni di invio postale della certificazione unica dei redditi ai soggetti per i quali assolve funzione di sostituto d’imposta;
relativamente all’obbligo di trasmettere la certificazione unica dei redditi relativa all’anno d’imposta 2012 per la dichiarazione dei redditi da assolvere nel 2013, l’Inps renderà disponibile il CUD soltanto in modalità telematica;
infatti, la legge 24 dicembre 2012, n. 228, c.d. legge di stabilità 2013, all’articolo 1, comma 114, ha previsto che, a decorrere dall’anno 2013, “gli enti previdenziali rendono disponibile la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati in modalità telematica. È facoltà del cittadino richiedere la trasmissione del CUD in forma cartacea. Dall’attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”;
dunque, gli enti previdenziali non inviano più il CUD ai pensionati in formato cartaceo, se non su espressa richiesta dell’interessato;
a motivo di ciò, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha reso disponibile la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati (CUD) sul proprio sito istituzionale www.inps.it, nella sezione Servizi Online – Servizi al cittadino;
ai sensi di quanto disposto dal summenzionato articolo 1, comma 114, della legge di stabilità 2013, per tutti coloro che ne faranno esplicita richiesta, inoltre, sarà possibile ottenere il CUD in formato cartaceo attraverso uno dei canali alternativi descritti in dettaglio nella circolare n. 32 del 26 febbraio 2013, tra i quali le agenzie INPS, recandosi agli sportelli veloci dedicati al rilascio del CUD; le postazioni informatiche self-service, disponibili presso le Strutture territoriali dell’Istituto; la posta elettronica, inviando una mail da un indirizzo di posta elettronica certificata CEC-PAC; i centri di assistenza fiscale; gli uffici postali appartenenti alla rete “Sportello Amico”, a pagamento; solo da ultimo gli enti di Patronato;
considerato che:
molte famiglie sono sprovviste di computer e, soprattutto gli anziani, spesso non hanno la necessaria dimestichezza con i sistemi informatici;
di conseguenza, si è di fatto generata una situazione di confusione e maggiore difficoltà per quelle fasce di popolazione che non hanno la possibilità o la capacità di connettersi a internet e stampare dal sito dell’Inps il modello CUD, utilizzando il proprio codice Pin (rilasciato per metà via mail e per metà con un sms sul telefonino);
inoltre, ad essere colpite saranno particolarmente le categorie più deboli, gli anziani ed i disabili, i quali dovranno affrontare spostamenti a volte assai faticosi, se non impossibili, e spese non previste per ottenere una documentazione necessaria ai fini fiscali;
valutato che:
il pagamento del servizio di rilascio dei CUD da parte degli uffici postali – i cui sportelli costituiscono interfaccia abituale per molti cittadini, soprattutto anziani, per lo svolgimento di altre operazioni (incasso assegni delle pensioni, depositi, etc) – appare da un lato inspiegabile, data la necessità di ottenimento della documentazione ai fini fiscali di tutti i cittadini; dall’altro iniquo rispetto alla previsione gratuita di ottenimento dello stesso documento attraverso canali alternativi;
la novità telematica per il rilascio della certificazione fiscale non è stata accompagnata da una campagna informativa tale da illustrare chiaramente al cittadino le modalità messe a sua disposizione per venire in possesso della forma cartacea del CUD;
a riguardo, solo con il messaggio n. 5024 del 22 marzo 2013, l’Inps ha evidenziato che, oltre ai canali e agli strumenti già indicati in precedenza, per ottenere il CUD i cittadini possono avvalersi del servizio offerto dagli Enti di Patronato, in forma assolutamente gratuita. L’erogazione del servizio è infatti ammessa su specifica richiesta del cittadino interessato e dietro apposito mandato il quale, unitamente ad una copia del documento del richiedente, dovrà essere conservato dal Patronato ed esibito a richiesta dell’Inps;
si contesta inoltre anche la scelta di non inviare più al domicilio l’OBISM creando molto disagio, non riguarda l’obbligo di ottemperare agli adempimenti fiscali, ma è comunque un documento che permette al pensionato o a chi gli presta assistenza fiscale e previdenziale di avere certezza sugli importi mensili e della 13sima mensilità, anche rispetto a questo
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali siano le Sue valutazioni in merito alla situazione;
se non ritenga opportuno adoperarsi per mettere in atto un’adeguata campagna informativa in tempi celeri che permetta di fare chiarezza in merito alle modalità di rilascio del CUD, anche al fine di ripristinare un clima di serenità tra le categorie più deboli, gli anziani ed i disabili;
se, infine, non intenda assumere specifiche misure affinché sia garantito il servizio di rilascio del CUD a titolo assolutamente non oneroso per l’utente quale che sia l’istituto, l’ente o il soggetto abilitato al rilascio di una documentazione indispensabile ai fini fiscali per tutti i cittadini.