IMU: “Il Governo rispetti i patti”

IMU: “Il Governo rispetti i patti”

Legge di Stabilità. “SU IMU GOVERNO GARANTISCA PARITÀ DI TRATTAMENTO”
Dichiarazione dei parlamentari PD Fabbri, Zampa, De Maria, Lo Giudice, Puglisi, Bolognesi

“Il Governo rispetti i patti evitando così discriminazioni fra cittadini e Comuni.” È quanto chiedono i deputati Marilena Fabbri, Sandra Zampa, Andrea De Maria, Paolo Bolognesi, e i senatori Sergio Lo Giudice e Francesca Puglisi, che oggi hanno incontrato a Palazzo D’Accursio il sindaco Virginio Merola e la vicesindaco Silvia Giannini.
All’incontro col primo cittadino e la vicesindaco “abbiamo avuto conferma delle forti criticità per il Comune di Bologna nel chiudere in pareggio il bilancio del 2013 se il Governo non manterrà gli impegni con i Comuni” spiegano i parlamentari PD. È infatti di “oltre 25 milioni di euro il potenziale ammanco nelle casse del Comune di Bologna tra mancati rimborsi per le sedi degli uffici giudiziari e mancato riconoscimento dell’aliquota IMU 2013”.
I parlamentari democratici sottolineano le due criticità per il Comune. Da un lato “crescenti ritardi ed incertezza nei rimborsi per le spese sostenute a garanzia del funzionamento delle sedi degli uffici giudiziari” poiché “non è ancora stato saldato il dovuto per il 2011 e per il 2013 i rimborsi sembrerebbero ammontare solo al 40% delle spese sostenute, ipotesi che per Bologna comporterebbe un ammanco sul bilancio di circa 4 milioni di euro”.
Dall’altra, i parlamentari denunciano “una disparità di trattamento fra Comuni qualora il Governo confermasse la volontà di calcolare i trasferimenti per l’IMU sulla prima casa in base all’aliquota iscritta a bilancio nel 2012 piuttosto che nel 2013. Ciò penalizzerebbe ingiustamente quei Comuni che sono stati costretti ad aumentare l’aliquota nel 2013 per garantire la copertura dei servizi e creerebbe una disparità di trattamento poco giustificabile, secondo i principi di equità orizzontale tra i Comuni”.
I parlamentari chiedono quindi che lo Stato “garantisca il mancato gettito IMU” o “riconoscendo a tutti i Comuni il gettito programmato con l’aliquota 2013” oppure “attraverso un trasferimento che copra l’aliquota base del 4% e contestualmente consentendo il prelievo presso i cittadini della differenza tra l’aliquota base e quanto deliberato nei bilanci comunali.”
Deputati e senatori PD chiedono inoltre al Governo che “per il 2014 e gli anni successivi la Tasi garantisca potenzialità fiscali ai Comuni uguali a quelle esistenti, evitando che per i cittadini e le imprese la Tasi risulti più onerosa di quanto non fosse l’IMU abolita”.

25 novembre 2013


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