Interrogazione a risposta in commissione 5-07698
presentato da
FABBRI Marilena
testo presentato
Lunedì 8 febbraio 2016
modificato
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581
FABBRI, ZAMPA, IORI, CHAOUKI, LENZI, ROBERTA AGOSTINI, CARRA, GIUSEPPE GUERINI, CARNEVALI, PATRIZIA MAESTRI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
la legge di stabilità 2016, legge n. 208 del 2015, al comma 979, prevede l’assegnazione a tutti i cittadini italiani o di altri Paesi membri dell’Unione europea residenti nel territorio nazionale, i quali compiono diciotto anni di età nell’anno 2016, di una carta elettronica dell’importo nominale massimo di euro 500 per l’anno 2016, utilizzata per assistere a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’acquisto di libri nonché per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali e spettacoli dal vivo, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, nonché, a seguito del subemendamento 0.1.1.84 NF, per l’acquisto di libri e per l’accesso a monumenti, gallerie e aree archeologiche e parchi naturali; le somme assegnate non costituiscono reddito imponibile e non rilevano ai fini del computo dell’ISEE;
tra i beneficiari di questo provvedimento non figurano gli studenti stranieri non appartenenti a Paesi dell’Unione europea, legalmente residenti in Italia, neanche quelli extracomunitari titolari di un permesso Ue per lungosoggiornanti, la cosiddetta carta di soggiorno, anche se nati in Italia o arrivati in tenera età;
l’integrazione degli immigrati e dei loro figli occupa un posto di rilievo nell’agenda, sia economica, sia sociale, del nostro Paese e dell’intera Unione europea: una partecipazione attiva degli immigrati e dei loro figli al mercato del lavoro e, più in generale, alla vita sociale è una condizione imprescindibile per garantire la coesione sociale del Paese di accoglienza e per renderli cittadini autonomi e capaci di intraprendere un reale percorso di integrazione, e tale partecipazione passa, come canale privilegiato, per i minori e per i giovani che rappresentano il futuro in termini di convivenza e anche di crescita per il nostro Paese e per l’Europa;
questo principio ha trovato piena affermazione con l’approvazione alla Camera della proposta di legge sulla cittadinanza ai minori stranieri, attualmente all’esame del Senato, che introduce il cosiddetto ius soli temperato, e lo ius culturae, due istituti innovativi e distinti che agevolano l’acquisto della cittadinanza per i minori stranieri basandosi non tanto e non solo sul luogo di nascita in se, ma sul luogo di radicamento e di formazione culturale;
la legge di stabilità autorizza una spesa di 290 milioni di euro per la fruizione del bonus culturae a favore dei 570.959 giovani italiani che diventeranno diciottenni nel 2016;
secondo dati Istat (http://www.istat.it/it/archivio/162251) gli stranieri residenti in Italia (extracomunitari + comunitari) che nel 2016 compiranno 18 anni sono 46.538, un numero abbastanza contenuto, a cui vanno sottratti i diciottenni di origine comunitaria, già ricompresi nel computo della norma suddetta, stimati in almeno il 30 per cento del totale degli stranieri;
in data 19 dicembre 2015, nel corso dell’esame della legge di stabilità 2016, il Governo ha accolto l’ordine del giorno Zampa, n. 9/03444-A/315 che impegna il Governo a valutare la possibilità di estendere i benefici della carta elettronica, citata in premessa, anche agli studenti stranieri extracomunitari legalmente residenti nel nostro Paese –:
se non ritenga opportuno assumere iniziative per individuare misure analoghe volte ad incentivare la fruizione culturale e artistica dell’inestimabile patrimonio nazionale, da estendere anche agli studenti stranieri extracomunitari legalmente residenti nel nostro Paese, al fine di rafforzare l’integrazione e il loro senso di appartenenza all’Italia. (5-07698)