Interrogazione a risposta in commissione 5-07948
presentato da
FABBRI Marilena
testo di
Martedì 1 marzo 2016, seduta n. 580
FABBRI, CHAOUKI e BENI. — Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
con atto di sindacato ispettivo n. 4-10996, ancora in corso, l’interrogante il 6 novembre 2015 poneva all’attenzione del Governo la questione relativa alla revoca, per mancanza di reddito, della carta di soggiorno ad un cittadino srilankese, ad opera della questura di Milano. Revoca, oggetto di ricorso da parte dell’interessato, considerata illegittima dal Tar della Lombardia (decreto prot. n. 13198/2014 Imm. del 3 dicembre 2014 notificato il 26 marzo 2015), dal momento che sia le norme europee che il testo unico sull’immigrazione, recano che la carta può essere revocata quando lo straniero risulta pericoloso per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, e non invece a fronte della mera mancanza di redditi;
dopo l’episodio succitato, il Ministero dell’interno e in particolare la direzione centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, con una nota indirizzata alla Commissione Europea del 20 novembre 2015, a cura del prefetto Giovanni Pinto scriveva che era stata data la «massima considerazione» a quella sentenza e che la questura di Milano aveva «provveduto a diffondere a tutte le strutture territorialmente presenti nella circoscrizione di Milano precise disposizioni», trattandosi di singoli casi registrati a Milano. La direzione, sempre a detta del prefetto Pinto in quella stessa nota, ha ritenuto superflua la diffusione di una circolare che interessasse tutte le strutture territoriali, a livello nazionale, in quanto la criticità in analisi è risultata circoscritta alla sola area provinciale di Milano;
sembra però che le medesime criticità siano state sollevate anche in altre città: a Roma, a Bologna, a Modena, e altre –:
quanti siano stati nel 2015 i casi di revoca «ingiustificata» dei permessi di soggiorno e se non reputi di conseguenza doveroso agire in autotutela richiamando le persone interessate dal provvedimento al fine di restituire loro la documentazione revocata senza oneri a carico;
se non ritenga urgente emanare una circolare che dia informazioni uniformi su tutto il territorio nazionale circa la corretta interpretazione e applicazione delle norme in materia. (5-07948)