Ripristino parziale dell’indicizzazione delle pensioni e fondo nazionale per la non autosufficienza: i pensionati chiedono ai parlamentari di modificare la Legge di Stabilità
Non demordono i pensionati sulla Legge di Stabilità che si appresta ad essere approvata, o emendata, in parlamento. Lunedì 28 ottobre a Bologna, le segreterie regionali di Spi, Fnp e Uil Pensionati a confronto con i senatori del Partito democratico Francesca Puglisi e Stefano Vaccari, il deputato di Sinistra ecologia e libertà Giovanni Paglia e i deputati Pd Davide Baruffi, Paolo Bolognesi, Andrea De Maria, Marilena Fabbri, Patrizia Maestri, Donata Lenzi, Sergio Lo Giudice, Maino Marchi e Daniele Montroni
Welfare e pensioni al centro dell’incontro con senatori e deputati, alle 9.30, presso l’hotel Millenn di Bologna (via Boldrini 4), dalle segreterie di Spi, Fnp e Uil Pensionati dell’Emilia-Romagna, i sindacati che in regione rappresentano oltre 600mila pensionati.
Presenti all’incontro i senatori del Partito democratico Francesca Puglisi e Stefano Vaccari, i deputati del Pd Davide Baruffi, Paolo Bolognesi, Andrea De Maria, Marilena Fabbri, Patrizia Maestri, Donata Lenzi, Sergio Lo Giudice, Maino Marchi e Daniele Montroni e il deputato di Sinistra ecologia e libertà Giovanni Paglia. Dai parlamentari emiliano-romagnoli degli altri partiti, tutti invitati all’incontro, i pensionati non hanno avuto risposta o disponibilità a partecipare.
“La legge di stabilità non risolve i problemi che colpiscono l’Italia e i pensionati in particolare – dicono Maurizio Fabbri, Loris Cavalletti e Rosanna Benazzi, segretari regionali generali rispettivamente di Spi, Fnp e Uil Pensionati –. È un provvedimento insufficiente e inadeguato, soprattutto sul piano dell’equità, perché non fa nulla contro gli sprechi e i grandi patrimoni e fa troppo poco per ridare valore ai redditi da lavoro e da pensione”.
Ripristino parziale della indicizzazione delle pensioni: “Andrebbe recuperato il meccanismo di rivalutazione bloccato dal governo Monti” e scarso finanziamento del Fondo nazionale per la non autosufficienza, che per il 2014 prevedrebbe “solo” 250 milioni di euro a fronte dei circa 3 milioni di persone non autosufficienti.
“La legge di stabilità può essere migliorata e a deputati e senatori chiediamo di impegnarsi a farlo” aggiungono i segretari dei pensionati dell’Emilia-Romagna. “Investire maggiormente sul welfare e restituire potere d’acquisto alle pensioni – concludono Maurizio Fabbri, Loris Cavalletti e Rosanna Benazzi – vorrebbe dire ridare impulso all’economia e ai consumi”.
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