Risoluzione: Promozione del turismo nelle zone terremotate

Risoluzione: Promozione del turismo nelle zone terremotate

Risoluzione in Commissione:

   La X Commissione,
   premesso che:
    nelle province dell’Italia centrale interessate dai recenti eventi sismici si rileva la presenza di quasi 8.817 strutture turistico-ricettive, con una capacità ricettiva superiore ai 373.178 posti letto, le quali nel 2015 hanno ospitato oltre 19 milioni di pernottamenti;
    nel 2015, le aziende del settore del turismo di tali territori hanno mediamente occupato quasi 40 mila dipendenti (38.562), con un picco di 50 mila (50.193) nel mese di agosto;
    il turismo costituisce uno dei motori dell’economia del territorio ed una delle principali fonti di reddito e di occupazione, ma tali attività hanno subito e stanno subendo pesanti contraccolpi per causa del sisma;
    molte strutture ricettive hanno subito danni ingenti che le hanno rese inagibili, mentre altre strutture sono all’interno delle cosiddette zone rosse e sostanzialmente inaccessibili;
    ulteriori importanti danni per l’economia turistica provengono dal fatto che, oltre ad aver provocato nell’immediato la partenza anticipata dei clienti e la cancellazione delle prenotazioni, gli eventi sismici stanno determinando un calo consistente del fatturato nonché di prenotazioni per i prossimi mesi;
    secondo le prime stime elaborate da Confindustria, nei territori delle regioni Abruzzo, Marche e Umbria e nel nord della regione Lazio le presenze turistiche sono crollate in media del 90 per cento e mete turistiche come quelle di Assisi, Spoleto e Gubbio, anche se lontane dal cratere del terremoto, hanno subito cali dal 30 per cento (a novembre 2016) al 50 per cento (dicembre 2016); la dimensione del fenomeno ha pertanto quasi azzerato l’incremento turistico che tali territori avevano registrato prima della scossa sismica del mese di agosto 2016;
    la contrazione dell’attività non riguarda quindi unicamente i 131 comuni direttamente colpiti dal sisma, bensì l’intero territorio delle province interessate, generando pesanti ricadute sull’indotto e sul sistema economico locale;
    le imprese che svolgono la propria attività in territori classificati come zone sismiche di tipo 1 o di tipo 2, per assicurarsi contro un qualsiasi rischio connesso ad evento sismico devono sostenere un costo proibitivo notevole, con una notevole differenza rispetto le altre realtà,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative, in conseguenza degli eventi sismici che hanno duramente colpito i territori dell’Italia centrale nel corso del 2016, in Abruzzo, Marche, Umbria e nel nord della regione Lazio, al fine di agevolare la ripresa produttiva, di promuovere la permanenza delle imprese sul territorio e di contrastare lo spopolamento delle aree depresse, prevedendo adeguati contributi in conto capitale, per il risarcimento del «danno indiretto», finalizzato alla ripresa economica delle imprese operanti nel settore del turismo, anche stagionali, che hanno subito una significativa, oggettiva e documentabile diminuzione del fatturato, individuata sulla base dei criteri stabiliti con apposito decreto ministeriale;
   a coinvolgere gli enti territoriali interessati in modo diretto o indiretto dagli eventi sismici citati in premessa nella realizzazione di progetti volti alla valorizzazione delle iniziative turistiche sul proprio territorio;
   ad assumere iniziative per prevedere agevolazioni, nella forma di contributo in conto capitale, in favore delle imprese che stipulino contratti di assicurazione contro i rischi connessi a eventi sismici;
   ad assumere iniziative per la costituzione di un tavolo di confronto, coinvolgendo le organizzazioni rappresentative degli enti territoriali e delle reti di imprese che operano nel settore del turismo, l’Enit e l’Azienda di promozione turistica, finalizzato ad individuare adeguate forme di promozione del territorio, orientate sui diversi settori, da quello culturale, a quello sportivo, ai grandi eventi, all’enogastronomico, nelle province interessate, in modo diretto o indiretto, dagli eventi sismici.
(7-01182) «Arlotti, Lodolini, Melilli, Albanella, Amato, Ascani, Basso, Paola Bragantini, Camani, Campana, Cardinale, Carrescia, Casati, Casellato, Cominelli, D’Incecco, Damiano, Di Salvo, Donati, Fabbri, Fragomeli, Gnecchi, Iacono, Incerti, La Marca, Patrizia Maestri, Manzi, Mazzoli, Montroni, Morani, Peluffo, Romanini, Paolo Rossi, Rostellato, Rubinato, Senaldi, Tentori, Tidei, Zan, Preziosi».


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