Pubblico l’interpellanza presentata al Ministro, la relativa risposta e una breve rassegna stampa sulla vertenza SAECO-PHILIPS. Sono vicina ai lavoratori in lotta per salvare una realtà produttiva importantissima per tutto l’appennino bolognese, ho incontrato diverse volte i dipendenti che stanno presidiando la fabbrica di Gaggio Montano per testimoniare la mia vicinanza. Si tratta di una vicenda difficile ma non ci rassegneremo!
Interrogazione a risposta in commissione 5-07177
presentato da
FABBRI Marilena
testo di
Venerdì 4 dicembre 2015, seduta n. 536
FABBRI, BENAMATI, DE MARIA, LENZI e MONTRONI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
Saeco s.r.l, azienda leader nel settore della produzione di macchine automatiche per caffè nasce nel 1981 in Italia, a Gaggio Montano nei pressi di Bologna;
Saeco, in più di 30 anni, ha prodotto più di 100 brevetti depositati, con frequenza di 10/15 nuovi progetti brevettati ogni anno attraverso 6 laboratori di ricerca, di cui uno certificato VDE;
dal 2009 la società viene acquisita dalla multinazionale olandese Royal Philips Electronics;
in data 26 novembre 2015 l’azienda annuncia senza preavviso formale di volere ridurre la forza lavoro di 243 unità su 558 dipendenti, con ciò provocando comprensibilmente l’immediata proclamazione dello stato di agitazione da parte dei sindacati;
la suddetta decisione aziendale mette a rischio non solo un notevole numero di posti di lavoro, ma anche il futuro dello stabilimento e dell’intera comunità locale, che sarebbe colpita duramente da un così drastico e improvviso calo dei livelli occupazionali;
Gaggio Montano è un comune dell’Alto Appennino bolognese, area già colpita duramente dalla deindustrializzazione e l’impatto del ventilato provvedimento sarebbe devastante per tutta l’area dell’Alto e Medio Reno;
il 2 dicembre 2015 si è tenuto un incontro, convocato dall’Assessore alle attività produttive, della regione Emilia Romagna, Palma Costi, tra l’azienda e i sindacati, che però non ha dato spiragli positivi sulla vicenda degli esuberi;
vista la complessità e la delicatezza della vicenda, la dimensione multinazionale della proprietà e la particolarità del territorio coinvolto nella crisi, si è deciso in tempi brevi di allargare il confronto sul piano nazionale e nella giornata del 3 dicembre il presidente della regione Stefano Bonaccini ha affrontato la questione con il Ministro interrogato, per valutare l’imminente convocazione di un tavolo ministeriale –:
quale sia l’orientamento del Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare per arrivare alla definizione di un piano industriale che permetta la continuità produttiva salvaguardando le ricadute occupazionali e minimizzando l’impatto socio-economico sulla comunità locale. (5-07177)
TESTO DELLA RISPOSTA CONGIUNTA
Il Ministero dello sviluppo economico, sta seguendo attivamente le vicende riguardanti la società Saeco di Gaggio Montano. L’11 dicembre scorso, infatti, è stato avviato il confronto con l’azienda, sindacati e istituzioni locali al fine di valutare il piano industriale della società.
In tale sede il Ministro Guidi ha invitato la Saeco a riconsiderare gli impatti occupazionali del citato piano che potrebbero determinare conseguenze pesanti su un territorio già compromesso dalla crisi economica.
Al fine di arrivare il più rapidamente possibile a una «buona soluzione condivisa da tutti soggetti coinvolti», è stata avviata un’interlocuzione anche con la Philips, azionista di controllo di Saeco per valutare tutte le possibili soluzioni e costruire insieme un rilancio industriale del sito scongiurando l’avvio di procedure traumatiche per i lavoratori.
A tal fine, anche nell’ambito della riunione tenutasi ieri presso il Ministero dello sviluppo economico, è stato richiesto un nuovo incontro con i vertici della Philips (CEO) per mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione possibili per consentire il rilancio dell’azienda e una maggiore tutela dei posti di lavoro.
Il Ministero pertanto continuerà a seguire, nelle prossime settimane, con la massima attenzione questa vicenda, tenendo costantemente informato il Parlamento sull’evolversi della situazione.
SAECO, DEPUTATI PD: MINISTRO GUIDI PRETENDA RISPOSTE CHIARE DA PHILIPS
GRAVE COMPORTAMENTO AZIENDA NEL BOLOGNESE
“Abbiamo preso atto favorevolmente del tempestivo e determinato impegno del governo sulla vertenza Saeco, fin dai primi momenti di comunicazione degli esuberi fatti dall’azienda, senza perdere tempo. Riteniamo molto grave e scorretto il comportamento tenuto in questi giorni dall’azienda a Gaggio Montano nel bolognese. Qui, durante il tavolo di crisi a livello nazionale ed in particolare nel giorno stesso in cui era calendarizzato a Roma un incontro con il ministro Guidi e le OO.ss., la sede Saeco ha deciso di forzare il presidio dei lavoratori per portare fuori dall’azienda le merci prodotte e dar corso alla minaccia di portare linee di produzione in Romania, scavalcando il presidio dei lavoratori, senza dare risposte o indicazioni sulle reali intenzioni rispetto al futuro dell’azienda e dei lavoratori stessi”. Lo dichiarano in una nota i deputati Pd, Marilena Fabbri, Gianluca Benamati e Andrea De Maria, presenti in commissione Attività Produttive durante la risposta del governo all’interrogazione presentata sulla vertenza Saeco.
“Prendiamo atto della forte contrarietà espressa ieri dal Ministro Guidi in occasione dell’incontro con l’azienda per l’assenza di proposte chiare per affrontare la crisi e la invitiamo a pretendere con fermezza risposte chiare e definite da parte dei vertici olandesi di Philips. Invitiamo anche il Governo a non farsi cogliere di sorpresa di fronte ad un atteggiamento passivo di Philips teso a prendere tempo e portare l’azienda alla chiusura. Chiediamo inoltre che si valutino tutte le soluzioni possibili anche in assenza di un atteggiamento costruttivo di Philips per salvaguardare l’occupazione di Saeco. Anche il Presidente della X Commissione Guglielmo Epifani ha espresso apprezzamento per l’impegno fin qui profuso dal governo e dal Ministro Guidi, ma ha espresso profonda preoccupazione per la complessità della situazione relativa alla crisi in corso e chiesto al sottosegretario Vicari di riferire al ministro Guidi sull’urgenza di un intervento forte del governo al fine id impedire che si creino le condizioni di chiusura dello stabilimento e il contestuale utilizzo del marchio Saeco, marchio di grande valore e prestigio della caffetteria italiana, presso altri stabilimenti all’estero. “, concludono i deputati.